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Un funzionario della Previdenza Sociale avverte che in questi casi verranno rimossi gli assegni di maternità e di assistenza all'infanzia: "L'intero sussidio verrà estinto".

Un funzionario della Previdenza Sociale avverte che in questi casi verranno rimossi gli assegni di maternità e di assistenza all'infanzia: "L'intero sussidio verrà estinto".

L'indennità di nascita e di affidamento viene corrisposta alle lavoratrici che godono dei periodi di riposo previsti dalla legge in caso di nascite, adozioni, affidamento a fini di adozione e affidamento temporaneo, ma la sua riscossione resta sempre sospesa ai sensi di legge.

Pertanto, in caso di inadempienza, la Previdenza Sociale può intervenire d'ufficio e sospendere il pagamento della prestazione, cosa che è già accaduta di recente in alcuni uffici dell'agenzia.

È quanto spiega Alfonso Muñoz, funzionario della Previdenza Sociale, sul suo canale YouTube, avvertendo di aver recentemente assistito diversi lavoratori " che hanno perso i loro benefici semplicemente perché lavoravano ".

Muñoz ci ricorda che « le sei settimane immediatamente successive alla nascita devono essere godute ininterrottamente e a tempo pieno» , a differenza delle dieci settimane successive, che possono essere scelte «a tempo pieno o parziale, in modo continuativo o intermittente, per periodi settimanali e fino al compimento di un anno di età del bambino».

Per questo motivo, il funzionario avverte che "durante le prime sei settimane di vita del bambino, né il padre né la madre possono lavorare e devono continuare a prendersi cura del bambino, perché il ritorno volontario e prematuro al lavoro comporta la cessazione dell'indennità ".

Inoltre, il funzionario avverte che questa cessazione non si verifica "solo per il periodo concesso, ma per l'intero beneficio". Vale a dire, " se si inizia a lavorare durante le prime sei settimane, l'intero beneficio verrà interrotto ".

Muñoz ammette di aver realizzato il video "perché ho avuto diversi casi in cui il padre è tornato al lavoro prima della scadenza delle sei settimane e ha perso tutti i sussidi". Per questo si sente in dovere di ricordare a tutti che "la legge è chiara" e che "se non si usufruisce del periodo obbligatorio, non si potrà usufruire nemmeno del periodo volontario".

"Perché non si tratta di una borsa di studio o di un sussidio per la nascita di un figlio, bensì di un beneficio o di un periodo di assenza dal lavoro il cui scopo è quello di consentire a entrambi i genitori di prendersi cura del proprio figlio nei primi mesi di vita", afferma il funzionario della Previdenza Sociale.

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eleconomista

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